10.12.2008 - Mio figlio si droga? Superlavoro dei detective per spiare i teen ager
ROMA - Tredicenni che spacciano coca o la consumano, ragazzine che fanno sesso con persone appena conosciute magari per pagarsi la ricarica di un telefonino, alcol e droga per sballarsi dal sabato mattina alla domenica sera. Sono solo alcune delle abitudini dei minorenni italiani filmate dagli investigatori privati assoldati dai loro genitori. Mamme e papà sempre più ansiosi: pedinamenti e indagini sono cresciuti del 10 per cento in un anno a livello nazionale, un business da 45 milioni di euro. Con punte record a Milano. Dove in un anno la domanda di investigazioni è esplosa: più 40%. «Abbiamo seguito ben 125 casi quest´anno», dice il titolare della Ivi Investigazioni Vincenzo Francese. Sono un´ottantina invece i ragazzi seguiti a Roma dai detective della Tony Ponzi Investigation, più 20% in un anno. 50 i casi di minori seguiti dall´agenzia torinese di Genuario Pellegrino. Numeri leggermente più bassi al sud e nelle isole. Considerando che in Italia ci sono 3000 agenzie di investigazioni private, possiamo dire che decine di migliaia di ragazzi quest´anno sono stati fatti pedinare dai loro genitori. Ognuno è costato alla famiglia dai 300 ai 500 euro al giorno, per una media di oltre 2000 euro a caso. E a pagare non sono solo famiglie agiate, ma anche quelle che faticano ad arrivare a fine mese, e riducono i pedinamenti ad un solo week end.
Soldi ben spesi, dicono gli investigatori: "Sette volte su 10, quando una madre teme che una figlia si prostituisca, ha ragione - racconta Paolo Carbone della Tony Ponzi - Siamo riusciti a bloccare una storia tra una ragazzina di 14 anni e un 40enne conosciuto su Internet». «Per una canna si vendono il cellulare ? ricorda un altro 007 privato - oppure prestano l´automobile ai più grandi per gareggiare». Alle corse clandestine, i ragazzi ci vanno quando saltano la scuola. Oppure si buttano in un pub a bere e fumare dalla mattina presto fino alla fine delle lezioni, quando tornano a casa. «Ho visto ragazzi di 14 anni passare il pomeriggio in un bar attaccati al videopoker, quello è facile da documentare - raccontano da Caserta - Più difficile provare che alcune ragazze si fanno pagare per farsi vedere sulle chat».
Poi l´alcol e le droghe. Roba difficile da documentare e che fa impazzire gli investigatori. «I ragazzi si spostano continuamente: motorini, macchinette, cambiano gruppo» nota Francese. Così chi indaga deve ricorrere agli infiltrati, a squadre di 2 o 3 pedinatori per ogni caso, alle videocamere nascoste in bottoni, penne, pacchetti di sigarette, telefonini. Tecniche documentate da Repubblica Tv, che nell´inchiesta in onda oggi alle 12 mostra un pedinamento con due investigatori fuori da una scuola di Roma.